L'Associazione Astrofili Veneziani ha aderito ben volentieri all'iniziativa
a livello nazionale, promossa recentemente dall'Unione Astrofili Italiani, contro l'eccessiva proliferazione sui
mass media (giornali, radio, televisione, cinema) degli oroscopari.
Pretendere di studiare l'influsso degli astri sulle vicende umane e di prevedere gli eventi futuri equivale a fantasticare,
nella completa assenza della minima base scientifica.
Invitiamo tutti a visitare le pagine specifiche dedicate a questa iniziativa, visitando il sito della UAI sull'argomento e magari anche a dare la propria personale adesione.
LETTERA APERTA SULL'ECCESSIVA DIFFUSIONE DELL'ASTROLOGIA
NEI MEZZI D'INFORMAZIONE
Inviata alla stampa il 7 gennaio 2004
L'UAI - Unione Astrofili Italiani si fa promotrice di una campagna di sensibilizzazione per limitare l'inarrestabile
diffusione dell'astrologia e di altre pseudoscienze. L'UAI si mobilita per la salvaguardia degli spazi informativi
sui mass media a favore di una maggiore attenzione per la divulgazione scientifica e per chiedere di porre argine
alla esagerata ed ingiustificabile diffusione di Oroscopi ed esibizioni di presunte arti magiche ormai diffuse
in qualsiasi ambito, dagli spettacoli di varietà fino agli spazi dedicati all'informazione giornalistica.
Come di consueto, all'inizio del nuovo anno assistiamo all'indecente spettacolo di una serie infinita di previsioni
astrologiche; ancor più grave, nonostante i codici di autoregolamentazione, il martellamento di pronostici
quest'anno è approdato persino nei Telegiornali e nei Giornali Radio.
Nell'era della comunicazione mediatica, tra le guerre e il terrorismo, le catastrofi ambientali, la politica, l'arte
e la cultura, è aberrante creare confusione negli spettatori, mescolando notizie ed informazioni di carattere
oggettivo con argomenti che non hanno alcun valore dal punto di vista della verità e della verificabilità.
Riteniamo gravemente diseducativo proporre al pubblico una forma di esibizione che premia così esplicitamente
la diffusione di falsità.
I meteorologi devono saper fare le previsioni del tempo, gli artisti devono sapersi esibire nel proprio campo -
cantando, recitando o ballando: l'astrologo è l'unico che continua ad essere pagato con il nostro denaro
(che sia il canone RAI o attraverso l'acquisto dei prodotti che sponsorizzano tali esibizioni) pur senza dover
dimostrare a nessuno la validità del proprio operato. E' sufficiente essere dei bravi affabulatori ed avere
un approccio seduttivo nei confronti del pubblico, senza dover rispondere di quel che si afferma. Nessun importante
evento del 2003 è stato predetto nelle trasmissioni televisive di un anno fa, eppure quest'anno tutti i
"volti noti" delle scienze esoteriche sono stati propinati nuovamente al pubblico.
In un periodo in cui l'Uomo sta riprendendo fiducia nella propria capacità di studiare l'Universo in cui
vive, esplorando il nostro ed altri mondi, è del tutto anacronistico concedere uno spazio così abnorme
a retaggi di credenze che non hanno più ragion d'essere ai giorni nostri.
La speranza di un futuro migliore dovrebbe essere finalmente affidata alla nostra capacità di costruire
e mantenere un mondo accogliente e sicuro, e non alle "palle di cristallo" ed alle oscure terzine di
veggenti di un lontano passato.
Ma soprattutto bisogna mettere in guardia l'opinione pubblica dal razzismo e dalla discriminazione latente insito
nell'uso improprio dell'astrologia.
Non sono rari i casi di utilizzo di previsioni astrologiche per analisi sugli andamenti finanziari delle aziende
o per la valutazione della personalità come criterio per le assunzioni: forse alcuni lettori di oroscopi
non si rendono conto di aver perso il lavoro solo perché appartenevano ad un segno anziché ad un
altro più propizio. Un fatto di inaudita gravità!
La sconsiderata promozione dell'astrologia incoraggia la diffusione di questa ed altre pratiche antiscientifiche,
spesso pericolose ed inaccettabili anche sotto il profilo legale, come dimostrano i tanti casi di circonvenzione
d'incapace, truffa, truffa aggravata, esercizio abusivo della professione medica, abuso della credulità
popolare. Come è possibile limitare il ricorso a santoni e guaritori da parte di soggetti facilmente suggestionabili
se gli stessi telegiornali avallano come "informazione" le arti magiche ed astrologiche?
A fronte delle grandi difficoltà di inserimento di chi opera nell'informazione scientifica, è ancora
più inaccettabile la proliferazione di interventi da parte di dubbi personaggi che si presentano come maghi,
astrologi o veggenti, capaci di farsi pubblicità e ottenere autorevolezza ed un tornaconto personale grazie
all'intervento in un telegiornale.
Gli astrofili negli ultimi anni hanno visto una crescita esponenziale dell'interesse del pubblico grazie ad una
incessante opera di divulgazione. Per chi come noi mette a disposizione la propria competenza, quasi sempre a titolo
gratuito, per avvicinare la gente alla conoscenza di quell'impagabile spettacolo naturale che è la volta
celeste, è uno scempio assistere ogni anno all'indebito utilizzo dei corpi celesti per uno "spettacolo"
così irrispettoso dell'intelligenza degli spettatori.
L'UAI chiede pertanto:
- la sospensione della diffusione di oroscopi all'interno degli spazi destinati all'informazione (telegiornali
e giornali radio).
- che venga chiaramente precisato - nelle trasmissioni televisive e radiofoniche di intrattenimento e sulle rubriche
della carta stampata - che l'astrologia non offre certezze e non ha fondamenti scientifici.
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