OSSERVARE da VENEZIA

la cometa _2004 q2 _ ( M A C H H O L Z )_


Già dalle prime sere di dicembre questa cometa, scoperta dall'astrofilo californiano Donald Machholz (foto a lato) con il suo telescopio riflettore da 15 cm e soli 30 ingrandimenti, è risultata visibile anche dalla nostra città al limite dell'occhio nudo.

Donald Machholz, lo scopritore della cometa, col suo telescopio amatoriale.

A Natale la sua chioma molto condensata e di notevoli dimensioni apparenti era diventata abbastanza brillante, di magnitudine tra la +3 e +4, visibile quindi a occhio nudo sia pur in un cielo non inquinato da luci e di buona trasparenza.
Senza dubbio un oggetto rintracciabile con molta facilità con un comune binocolo.

(c) 1997 - Maurizio Eltri mentre osserva col binocolo la cometa Hale Bopp.
Osservazione della cometa Hale-Bopp da Venezia Lido nel crepuscolo serale del 28 febbraio 1997,
una situazione osservativa molto simile a quella della cometa 2004_Q2.
M.Eltri


La 2004_q2 ha cominciato ad essere osservabile dalla nostra città nella costellazione dell'Eridano, a ovest di Orione, alla sera dopo il crepuscolo serale, sopra l'orizzonte meridionale, bassa ai primi di dicembre e poi via via sempre più alta e per un maggior lasso di tempo.
Nella mappa a lato è mostrata la situazione visibile da Venezia verso le ore 22 sopra l'orizzonte meridionale.

Percorso della cometa Machholz in dicembre 2004.


(c) 2004 - La C/Machholz ripresa da Lorenzo Vio il 30 dicembre.

Alcuni soci del nostro gruppo hanno fotografato la cometa.

Lorenzo Vio (Venezia Lido) l'ha ripresa il 30 dicembre scorso (foto a lato) con una foto camera digitale Canon G5 munita di teleobiettivo.
Maurizio Eltri (Venezia Lido) l'ha ripresa con pose di 10 secondi il 31 dicembre scorso con una foto camera digitale Canon G5 in modalità teleobiettivo (foto a lato) e in modalità grandangolo (foto sotto). In quest'ultima immagine è chiaramente visibile a sinistra della cometa l'ammasso stellare delle Iadi.


Nella mappa che segue è indicato lo spostamento della cometa rispetto alle costellazioni del Toro, del Perseo e di Cassiopeia fino ai primi di febbraio, fino a quando cioè la cometa dovrebbe risultare ancora osservabile a occhio nudo, sia pur da luoghi non troppo disturbati dall'illuminazione.

Percorso della cometa Machholz osservabile da Venezia.


La Machholz è stata alla minima distanza dalla Terra (0.347 UA) il 6 gennaio e al perielio il 24 gennaio a 1,2 UA. Nella prima settimana di gennaio ha raggiunto pertanto la maggiore luminosità (magnitudine +3,5 circa) e ha mostrato nelle due settimane successive probabilmente una coda di quasi 5°.

La cometa ai primi di gennaio era sulla costellazione del Toro, a lato dell'ammasso stellare delle Iadi, e il 7 gennaio alle 22h30m è passata a soli 2° ovest di distanza dal famoso ammasso stellare delle Pleiadi (vedi mappa di dettaglio sotto). Questo era il momento migliore per cercare di catturare le immagini fotografiche più belle e spettacolari.

Avvicinamento alle Iadi e alle Pleiadi della cometa 2004_q2.


Con il passare dei giorni la Machholz è risultata sempre più alta sull'orizzonte e dal 20 gennaio è diventata addiritura circumpolare, ossia visibile per tutta la notte.


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