OSSERVARE da VENEZIA la cometa _2004 q2 _ ( M A C H H O L Z )_ |
Già dalle prime sere di dicembre questa cometa, scoperta dall'astrofilo californiano Donald Machholz (foto a lato) con il suo telescopio riflettore da 15 cm e soli 30 ingrandimenti, è risultata visibile anche dalla nostra città al limite dell'occhio nudo. |
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A Natale la sua chioma molto condensata e di notevoli dimensioni apparenti era
diventata abbastanza brillante, di magnitudine tra la +3 e +4, visibile quindi a occhio nudo sia pur in un cielo
non inquinato da luci e di buona trasparenza. Senza dubbio un oggetto rintracciabile con molta facilità con un comune binocolo. |
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La 2004_q2 ha cominciato ad essere osservabile dalla nostra città nella
costellazione dell'Eridano, a ovest di Orione, alla sera dopo il crepuscolo serale, sopra l'orizzonte meridionale,
bassa ai primi di dicembre e poi via via sempre più alta e per un maggior lasso di tempo. Nella mappa a lato è mostrata la situazione visibile da Venezia verso le ore 22 sopra l'orizzonte meridionale. |
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Alcuni soci del nostro gruppo hanno fotografato la cometa. Lorenzo Vio (Venezia Lido) l'ha ripresa il 30 dicembre scorso (foto a lato) con una foto camera digitale Canon G5 munita di teleobiettivo. |
Maurizio Eltri (Venezia Lido) l'ha ripresa con pose di 10 secondi il 31 dicembre scorso con una foto camera digitale Canon G5 in modalità teleobiettivo (foto a lato) e in modalità grandangolo (foto sotto). In quest'ultima immagine è chiaramente visibile a sinistra della cometa l'ammasso stellare delle Iadi. |
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Nella mappa che segue è indicato lo spostamento della cometa rispetto alle costellazioni del Toro, del Perseo e di Cassiopeia fino ai primi di febbraio, fino a quando cioè la cometa dovrebbe risultare ancora osservabile a occhio nudo, sia pur da luoghi non troppo disturbati dall'illuminazione. |
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La Machholz è stata alla minima distanza dalla Terra (0.347 UA) il 6 gennaio e al perielio il 24 gennaio a 1,2 UA. Nella prima settimana di gennaio ha raggiunto pertanto la maggiore luminosità (magnitudine +3,5 circa) e ha mostrato nelle due settimane successive probabilmente una coda di quasi 5°. |
La cometa ai primi di gennaio era sulla costellazione del Toro, a lato dell'ammasso stellare delle Iadi, e il 7 gennaio alle 22h30m è passata a soli 2° ovest di distanza dal famoso ammasso stellare delle Pleiadi (vedi mappa di dettaglio sotto). Questo era il momento migliore per cercare di catturare le immagini fotografiche più belle e spettacolari. |
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Con il passare dei giorni la Machholz è risultata sempre più alta sull'orizzonte e dal 20 gennaio è diventata addiritura circumpolare, ossia visibile per tutta la notte. |
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